Ciò che noi definiamo Patrimonio Culturale è un’infinita serie di frammenti che non ci permettono di conoscere né l’oggetto originario del quale essi rappresentano il solo documento, né la sua storia né il suo valore e significato culturale. Anche i grandiosi edifici che circondavano il Foro Romano e il centro di Roma Antica possono essere narrati e comunicati riconfigurando il loro aspetto. Il progetto dell’Università La Sapienza di Roma dal titolo “Sustainability and Resilience Of Tangible Cultural Heritage” si focalizza sull'integrazione di tecnologie avanzate e approcci scientifici per migliorare la sostenibilità e la resilienza del patrimonio culturale tangibile. Il suo obiettivo principale è sviluppare infrastrutture. Affronta in modo approfondito l'impatto di fattori antropici, naturali e climatici sul TCH, promuovendo strategie di conservazione integrate che considerano l'interconnessione tra aspetti culturali, sociali ed economici. Inoltre, si concentra sulla promozione di modelli di governance partecipativa che coinvolgano attivamente sia enti pubblici che privati, oltre alle comunità locali, per garantire una gestione sostenibile e inclusiva del patrimonio culturale. L’ateneo romano, nell’ambito del progetto Make Italian Culture Alive - Mica, presenterà all’Expo di Osaka il 9 e 10 maggio, l'esperienza dei progetti di ricerca di Sapienza sviluppati nell’ambito dell’iniziativa Sustainability and Resilience Of Tangible Cultural Heritage con particolare attenzione anche alle nuove professioni per la conoscenza, gestione, comunicazione e valorizzazione del patrimonio culturale materiale. Sarà presente una delegazione costituita dal prorettore al Patrimonio archeologico prof. Paolo Carafa e dal prorettore al Patrimonio architettonico prof. Carlo Bianchini.
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